Archivi categoria: 1 – Scienza moderna

Risatina Fourierana…

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Un pianoforte nel nostro cervello: la teoria del cervello olonomico (II parte) – di Silvia Salese

Per spiegare il suo modello teorico, che come abbiamo descritto nella prima parte è essenzialmente un modello matematico, Pribram propose un’analogia tra il cervello e il pianoforte. Una metafora che in effetti rende tutto molto più chiaro, e che più … Continua a leggere

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Topi, matrix e ologrammi: a tu per tu con il mistero della mente estesa (I parte) – di Silvia Salese

Uno degli studi che più ci affascina, e che in questi giorni ha bussato alla porta della nostra memoria (una metafora quanto mai azzeccata, come leggerete), è quella del cervello olonomico di Karl Pribram. Una teoria molto discussa forse anche … Continua a leggere

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E se Darwin si fosse sbagliato? – di Benedetta Napolitano

Cari amici, pubblichiamo questo interessante articolo che ci ha inviato qualche giorno fa Benedetta Napolitano. Desideravamo farle i complimenti, innanzi tutto perchè ha tutti i riferimenti bibliografici (e per questo è la benvenuta su Spaziomente!), e poi perchè ha deciso … Continua a leggere

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Ancora terremoti predetti dagli animali…

Cari amici, riportiamo una notizia appena apparsa sul portale Adnkronos. Personalmente riteniamo davvero poco scientifico parlare di “coincidenze” – come ipotizza molto prudentemente il Washington Post. Non sia mai: rivedere le nostre teorie sulla natura delle informazioni e sull’interconnessione tra … Continua a leggere

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Origini del linguaggio orale e della schiavizzazione del genere femminile (3 p.) – di Claudio Messori

Parte Terza Da quando, come e perchè si è sviluppato il linguaggio orale e da quando, come e perchè il genere femminile è stato sottomesso da quello maschile. Questa immagine dell’OUROBOROS è tratta dal testo alchemico egizio-ellenistico risalente a c. … Continua a leggere

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Origini del linguaggio orale e della schiavizzazione del genere femminile (2 p.) – di Claudio Messori

Partendo da una lettura in chiave quantistico-relativistica della dimensione fisica in generale e di quella psichica in particolare viene presentata una interpretazione antropologico-junghiana dell’origine del linguaggio orale e del come, del perchè e del quando il genere femminile è stato schiavizzato dal genere maschile. Dai petroglifi o incisioni su pietra di Bhimbetka, India, datati tra 290.000 e 700.000 Anni Fa, Paleolitico Medio- Inferiore, che sembrano alludere ad una sintesi tra l’impronta cava di un capezzolo e gli orifizi dei dotti mammari, al conflitto psichico tra femminile e maschile espresso dal serpente nel simbolismo mitologico della più antica raffigurazione dell’ouroboros tratta dal testo alchemico egizio-ellenistico risalente a c. 4000 AF intitolato la Chrysopoeia di Cleopatra (l’alchimista), ciò che viene testimoniato è un lento processo di individuazione psico-bio-logica che solo in tempi recenti (circa 60.000 anni) portò alla costituzione del complesso psichico relativamente autonomo e indipendente che chiamiamo funzione epigenetica del reale (pre-razionale e pre-verbale), o coscienza. Con la costituzione della funzione epigenetica del reale le comunità umane progressivamente cessano di essere il mondo per iniziare a interpretarlo e a sentirlo in termini di soggetto e oggetto, distinguendo se stessi dalla Natura e sviluppando l’abilità del fare cultura. Lo sviluppo del linguaggio orale diviene una conseguenza della crescente centralità dell’anima del fare cultura: adattare le forze della Natura agli scopi umani. Da non più di 20.000 anni la potenza generatrice della Parola entra in aperta competizione con la potenza generatrice della Natura, legittimandola attraverso il battesimo semantico, e con la potenza generatrice della donna, scaricandole addosso le frustrazioni maschili vissute in rapporto ad un seno materno (La Grande Madre Terra) percepito come non gratificante, minaccioso, mortifero, imprevedibile, esigente. Continua a leggere

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Origini del linguaggio orale e della schiavizzazione del genere femminile (1 p.) – di Claudio Messori

Partendo da una lettura in chiave quantistico-relativistica della dimensione fisica in generale e di quella psichica in particolare viene presentata una interpretazione antropologico-junghiana dell’origine del linguaggio orale e del come, del perchè e del quando il genere femminile è stato schiavizzato dal genere maschile. Dai petroglifi o incisioni su pietra di Bhimbetka, India, datati tra 290.000 e 700.000 Anni Fa, Paleolitico Medio- Inferiore, che sembrano alludere ad una sintesi tra l’impronta cava di un capezzolo e gli orifizi dei dotti mammari, al conflitto psichico tra femminile e maschile espresso dal serpente nel simbolismo mitologico della più antica raffigurazione dell’ouroboros tratta dal testo alchemico egizio-ellenistico risalente a c. 4000 AF intitolato la Chrysopoeia di Cleopatra (l’alchimista), ciò che viene testimoniato è un lento processo di individuazione psico-bio-logica che solo in tempi recenti (circa 60.000 anni) portò alla costituzione del complesso psichico relativamente autonomo e indipendente che chiamiamo funzione epigenetica del reale (pre-razionale e pre-verbale), o coscienza. Con la costituzione della funzione epigenetica del reale le comunità umane progressivamente cessano di essere il mondo per iniziare a interpretarlo e a sentirlo in termini di soggetto e oggetto, distinguendo se stessi dalla Natura e sviluppando l’abilità del fare cultura. Lo sviluppo del linguaggio orale diviene una conseguenza della crescente centralità dell’anima del fare cultura: adattare le forze della Natura agli scopi umani. Da non più di 20.000 anni la potenza generatrice della Parola entra in aperta competizione con la potenza generatrice della Natura, legittimandola attraverso il battesimo semantico, e con la potenza generatrice della donna, scaricandole addosso le frustrazioni maschili vissute in rapporto ad un seno materno (La Grande Madre Terra) percepito come non gratificante, minaccioso, mortifero, imprevedibile, esigente. Continua a leggere

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La coscienza collettiva modificata dallo Tsunami?

Cari amici, diverso tempo fa ci siamo occupati degli esperimenti dell’Università di Princeton sull’interazione tra mente e materia (su questo blog con il post La mente modifica la materia e su spaziomente.com con l’articolo Poteri dell’ingegneria e della mente: il … Continua a leggere

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La rete degli inconsci: presentazione di una teoria – di Riccardo Calantropio

Cari amici, oggi vi proponiamo una teoria, o meglio, una visione alternativa della realtà inviataci dall’Ing. Calantropio. Nell’articolo che segue troverete anche i dettagli per maggiori approfondimenti. Come sempre, buona lettura a tutti. Il progresso scientifico attuale, sia tramite le … Continua a leggere

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